Scheda informativa viticoltura sostenibile – Percorso P4.5.1
Misura 2.1.1 – Utilizzo dei servizi di Consulenza da parte delle aziende
PSR Veneto 2014-2020
Priorità 4
Percorso di consulenza:
Consulenza finalizzata ad orientare l’imprenditore verso la conduzione sostenibile delle colture specializzate: viticoltura
Codice: P 4.5.1
L’INQUINAMENTO PUNTIFORME
L’inquinamento puntiforme si verifica durante l’utilizzo non corretto di prodotti fitosanitari in fase di trasporto, stoccaggio, manipolazione del prodotto in fase di miscelazione e in fase di pulizia finale delle macchine irroratrici e dei contenitori vuoti. Queste fasi di gestione dei prodotti fitosanitari sono infatti tendenzialmente localizzate in specifiche aree dell’azienda, dove quindi la contaminazione da prodotti fitosanitari tende ad accumularsi nel tempo e a diventare un problema per l’ambiente e per gli operatori, soprattutto in ambienti chiusi come quelli delle serre.
La prevenzione dell’inquinamento puntiforme comincia già dalle fasi di trasporto, dove è necessario fissare il carico nel vano per evitare che si sposti e si rompa, e avere sempre a portata di mano materiale assorbente contenitori stagni,
L’area di stoccaggio dei prodotti deve essere vietata a chi non ha l’abilitazione all’utilizzo di prodotti fitosanitari. I prodotti fitosanitari devono essere stoccati nei loro contenitori originali e con le etichette ben visibili, se dovessero rompersi alcuni contenitori è necessario riporre il contenuto in un altro contenitore integro, utilizzando gli appositi dispositivi di protezione individuale e riponendo l’etichetta sul nuovo contenitore. I contenitori devono essere posizionati con l’apertura verso l’alto e i prodotti liquidi devono essere riposti nei ripiani più bassi; i prodotti contenuti in scatole di cartone devono essere protetti da spigoli taglienti. Adibire un’area alla conservazione degli imballaggi vuoti e tenere sempre a disposizione prodotti assorbenti.
La miscelazione del prodotto e il riempimento dei contenitori per il trattamento devono essere effettuati con la massima attenzione, utilizzando i dispositivi di protezione individuale (DPI). E’ necessario, per prevenire contaminazioni delle acque, coprire i pozzi e mantenere le distanze minime per tutti i corsi d’acqua e i punti di captazione idrica previste dall’etichetta e dalla Condizionalità.
Al termine del trattamento poi è necessario porre molta attenzione alla fase di pulizia dell’irroratrice. Tutte le operazioni, compreso il lavaggio, devono essere effettuate lontano dalle aree vulnerabili, in particolare lontano da tutti i corsi d’acqua. E’ opportuno pianificare il trattamento lasciando un’area non trattata o trattata con una dose ridotta, per poter utilizzare l’acqua di lavaggio della macchina irroratrice in un ultimo trattamento più diluito. Questo diminuisce o elimina il problema del successivo trattamento di acqua reflua.
I contenitori dei prodotti fitosanitari, una volta svuotati del loro contenuto, non possono venire riutilizzati per nessun motivo e non possono essere smaltiti utilizzando i normali cassonetti per rifiuti urbani.
I contenitori di prodotti fitosanitari vuoti e bonificati sono considerati rifiuti speciali non pericolosi, mentre quelli con residui di miscela sono rifiuti speciali pericolosi.
A chi si rivolge il servizio di consulenza
Il servizio si rivolge alle aziende vitivinicole interessate ad migliorare la propria gestione nel’utilizzo dei fitofarmaci e più in generale ad aumentare la propria sostenibilità ambientale.
Obiettivi della consulenza
- accrescere l’utilizzo di strumenti di analisi delle performance dell’impresa e dell’applicativo regionale per la compilazione del Registro dei trattamenti
- dare suggerimenti al fine di ottimizzare i fattori della produzione
- fornire informazioni al fine di tutelare maggiormente l’ambiente, le risorse naturali (aria, acqua, suolo e biodiversità) a favore della collettività
- dare indicazioni al fine di migliorare la percezione del settore nell’opinione pubblica salvaguardando la redditività
Descrizione del servizio
Il servizio di consulenza legato al Percorso P 4.5.1 prevede le seguenti fasi:
- Fase 1: Il consulente si avvale di una prima analisi degli aspetti contabili dell’azienda, utilizzando i dati dell’anno precedente, attraverso il bilancio semplificato. Successivamente, anche attraverso due visite aziendali, recupera assieme all’agricoltore tutte le informazioni necessarie per verificare i parametri di sostenibilità dell’azienda (es: pratiche colturali, aspetti strutturali, economici, gestionali). Tutto questo al fine di fare una valutazione ambientale dell’azienda e di una valutazione sui possibili interventi da fare. Gli output di questa prima fase sono: bilancio semplificato ex ante, checklist della viticoltura sostenibile, 2 rapporti tecnici di vista aziendale.
- Fase 2: Grazie anche a due visite aziendali, il consulente si confronta con l’imprenditore sulle azioni adottate per migliorare la sostenibilità aziendale e monitora il registro dei trattamenti e l’andamento delle colture, utilizzando anche modelli previsionali. Durante il periodo della consulenza il consulente garantisce inoltre assistenza telefonica all’agricoltore. Gli output della seconda fase sono: registro regionale informatizzato dei trattamenti aggiornato, 2 rapporti tecnici di visita aziendale e 1 rapporto tecnico di sintesi del supporto alle decisioni mediante modello previsionale.