Scheda informativa avvio agriturismo – Percorso 2A.11.2

Misura 2.1.1 –  Utilizzo dei servizi di Consulenza da parte delle aziende

PSR Veneto 2014-2020

Focus Area 2A

Percorso di consulenza:

Consulenza finalizzata all’avvio dell’attività di agriturismo.

Codice: 2A.11.2

AGRITURISMO

Per attività agrituristica si intende l’attività di ricezione ed ospitalità esercitata dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono rimanere principali.

Quindi il tempo lavoro impiegato nell’attività agricola deve essere superiore a quello impiegato nell’attività agrituristica.

Un’azienda agrituristica può svolgere attività di ospitalità in alloggi, per un massimo di 30 posti letto, in spazi aperti per un massimo di 30 persone –agricampeggi-,  e di somministrazione di pasti, bevande e spuntini.

La connessione fra agriturismo e attività agricola si attua utilizzando prevalentemente risorse aziendali e territoriali. Ad esempio la somministrazione di pasti deve avvenire con una percentuale minima (variabile da zona a zona) del totale dei prodotti provenienti dall’azienda agricola connessa (calcolati in termini di valore su base annua, considerando i prezzi di vendita).

I requisiti per aprire un’azienda agrituristica sono: essere imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 c.c., avere un’attività agricola da almeno 2 anni e partecipare al corso di formazione specifico, superandolo con verifica finale.

Sono utilizzabili per le attività agrituristiche fabbricati rurali o parti di essi non più necessari per le attività di coltivazione, selvicoltura, allevamento, nonché per le attività connesse. I fabbricati devono essere ubicati nel fondo aziendale indipendentemente dalla destinazione urbanistica del fondo stesso e collocati anche in corpi separati dal centro aziendale. Sono utilizzabili anche edifici di pregio quali ville venete ecc., nella disponibilità dell’azienda agricola.

Nelle attività agrituristiche, il lavoro può essere prestato da:

  • imprenditore o rappresentante legale
  • coadiuvanti, partecipi e collaboratori familiari entro il IV grado nelle imprese familiari
  • soci nelle società di persone
  • amministratori e soci nelle società di capitali nel limite massimo di 3.500 ore annue comprese le agricole
  • dipendenti e assimilati con tutte le forme di contratti di lavoro
  • soggetti esterni all’azienda agricola, ivi compresi lavoratori alle dipendenze non contrattualizzati, solo per attività e servizi complementari (quali ad esempio addetti alle pulizie o bagnini) 

L’iter burocratico per l’apertura dell’azienda agrituristica prevede l’invio di un’istanza di riconoscimento tramite PEC alla Provincia, la presentazione della SCIA al Comune tramite SUAP e l’iscrizione all’Elenco Regionale degli Operatori Agrituristici. 

A chi si rivolge il servizio di consulenza

Il servizio si rivolge alle aziende agricole interessate all’apertura di un’attività agrituristica per diversificare le attività della propria azienda ma che necessitano di una consulenza specifica al fine di una valutazione preliminare costi-benefici. Infatti l’attività agrituristica prevede un impegno in termini di tempo e costi che non sempre poi può generare un reddito vantaggioso per l’agricoltore. Questa consulenza ha quindi lo scopo di produrre un’analisi di fattibilità da consegnare all’agricoltore che successivamente deciderà o meno sulla base di dati oggettivi se aprire l’attività agrituristica.

Obiettivi della consulenza

  • accrescere l’utilizzo di strumenti di analisi delle performance dell’impresa
  • fornire informazioni per ottimizzare i fattori della produzione
  • dare indicazioni al fine di diversificare le attività aziendali
  • fornire elementi per aumentare l’orientamento al mercato e alle richieste del consumatore

Descrizione del servizio

Il servizio di consulenza legato al Percorso 2A.11.2 prevede le seguenti fasi:

  1. Fase 1: Il consulente, utilizzando il Bilancio Semplificato, effettua un’analisi sui dati contabili e tecnici dell’anno precedente l’avvio della consulenza. In questa fase il consulente effettua due visite aziendali per confrontarsi con l’imprenditore e visitare l’azienda. In questi incontri approfondisce le necessità dell’agricoltore e evidenzia i punti forza e i punti critici aziendali.
    Alla fine della prima fase il consulente predispone e mette a disposizione dell’agricoltore il Bilancio semplificato ex ante e 2 rapporti di visita aziendale.
  2. Fase 2: La seconda fase è finalizzata a valutare e programmare l’avvio dell’attività agrituristica, sulla base di quello che l’azienda può offrire. Durante le due visite aziendali previste in questa fase il consulente dettaglia quali possono essere le prospettive di sviluppo aziendale, considerando il lavoro della prima fase e il contesto territoriale in cui l’azienda è ubicata. Alla fine della seconda fase il consulente predispone e mette a disposizione dell’agricoltore il BPOL, 2 rapporti di visita aziendale e l’ipotesi di fattibilità dell’apertura dell’attività agrituristica.