Scheda informativa biologico – Percorso P4.13.1

Misura 2.1.1 –  Utilizzo dei servizi di Consulenza da parte delle aziende

PSR Veneto 2014-2020

Priorità 4

Percorso di consulenza:

Consulenza finalizzata ad orientare l’imprenditore alla conversione al biologico

Codice: P 4.13.1

AGRICOLTURA BIOLOGICA: CONVERSIONE

L’agricoltura biologica è un metodo di produzione che prevede un insieme di tecniche che escludono l’impiego di concimi, fitofarmaci e medicinali veterinari chimici di sintesi, e Organismi Geneticamente Modificati (OGM) al fine di tutelare l’ambiente.

L’agricoltura biologica ed il percorso di conversione delle aziende agricole convenzionali che vogliono aderire a questo marchio sono normati a livello europeo dal Regolamento europeo n. 834/2007 e da successivi regolamenti attuativi.

I principi generali dell’agricoltura biologica si basano su:

  • Aumento della fertilità biologica dei suoli (es: rotazione delle colture, sovescio, utilizzo di concimi organici)
  • Sviluppo degli ecosistemi favorendo gli organismi utili (es: i predatori naturali dei parassiti delle piante)
  • Favorire la biodiversità animale e vegetale (mantenimento degli elementi naturali e seminaturali, principi di agroecologia)
  • Sviluppare metodi non chimici per la difesa e la gestione delle colture (es: lotta biologica, diserbo manuale, termico, meccanico)
  • Rispettare il benessere animale (es: aree all’aperto per razzolamento/pascolo, utilizzo di alimentazione aziendale per almeno il 50%)
  • Mantenere le attività agricole anche in zone svantaggiate

Per aderire al marchio, l’agricoltore deve prima di tutto iscriversi ad un sistema di controllo, scegliendo un Organismo di Controllo certificato dal Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentali, Forestali e del Turismo e successivamente presentare domanda all’interno del sistema informatico della Regione Veneto.

L’iter per l’iscrizione all’albo nazionale degli operatori del biologico prevede fino a 36 mesi di conversione al metodo durante i quali gli Organismi di Controlli effettuano periodici controlli dell’azienda, per evidenziare le criticità gestionali e tecniche che potrebbero compromettere l’idoneità nell’applicazione del metodo.

Dopo i primi 12 mesi di  conversione al metodo biologico l’azienda agricola può utilizzare la certificazione “prodotto in conversione all’agricoltura biologica”per poi, una volta ultimato l’iter, utilizzare la dicitura “da agricoltura biologica”.

A chi si rivolge il servizio di consulenza

Il servizio di consulenza si rivolge a quelle aziende agricole interessate a iniziare un percorso di conversione al metodo biologico che vogliono approfondire l’argomento e che necessitano di una consulenza mirata per comprendere i rischi e le opportunità date dalla certificazione. Il consulente quindi accompagna l’agricoltore nella realizzazione delle prime fasi di screening aziendale valutando quali sono le necessarie modifiche in merito alla conduzione aziendale.

Obiettivi della consulenza

  • Accrescere l’utilizzo di strumenti di analisi delle performance dell’impresa
  • Fornire informazioni per ottimizzare i fattori della produzione
  • Dare indicazioni al fine diversificare le produzioni aziendali
  • Fornire elementi per aumentare l’orientamento al mercato
  • Fornire valutazioni e suggerimenti al fine dell’entrata nel sistema di produzione biologica

Descrizione del servizio

Il percorso di consulenza P4.13.1 si articola nel seguente modo:

  1. Fase 1: Il consulente si avvale del bilancio semplificato del CREA per definire, grazie ai dati dell’anno precedente la consulenza, una panoramica delle potenzialità e criticità aziendali. Durante questa fase il consulente si avvale di almeno due visite aziendali nelle quali visualizza con l’agricoltore quali possano essere le maggiori difficoltà in grado di condizionare la conversione al biologico. In questa fase il consulente presenta all’agricoltore il Registro Informatizzato dei trattamenti regionale. Gli output di questa fase sono: il bilancio semplificato ex-ante, una check-list sul biologico, 2 rapporti tecnici di visite aziendali.
  2. Fase 2: Il consulente, effettuando due visite aziendali, monitora l’andamento delle colture e supporta l’agricoltore nel caricamento dei trattamenti fitosanitari. Alla fine della consulenza, saranno disponibili per l’agricoltore: il bilancio semplificato ex post, il registro regionale informatizzato dei trattamenti aggiornato e 2 rapporti tecnici di visita aziendale.