Cimice asiatica: 80 milioni di euro per le aziende colpite

Si aprono spiragli di speranza sulla questione cimice asiatica. Pochi giorni fa infatti il ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova ha annunciato ufficialmente che il governo, con la prossima legge Finanziaria, metterà a disposizione 80 milioni di euro a sostegno delle aziende agricole colpite da questo flagello. Immediato lo stanziamento di 40 milioni, cui ne seguiranno altrettanti nei prossimi due anni. «Nonostante una manovra di bilancio nel suo complesso difficile, con le poche risorse finanziarie disponibili destinate prevalentemente a lasciare invariate le aliquote Iva, ho posto con forza la necessità che il Governo scongiurasse l’aumento della pressione fiscale per le imprese agricole e si facesse carico del problema dei danni provocati dalla cimice asiatica» ha dichiarato il Ministro Bellanova. «Sappiamo che le risorse messe in campo in questa prima fase sono un segnale importante ma non sufficiente – ha detto ancora Bellanova –. Avvieremo un confronto e coinvolgeremo tutte le forze politiche e le regioni affinché si possano unire gli sforzi per incrementare le risorse finanziarie nell’iter di discussione e di approvazione della legge di bilancio 2020 in Parlamento».

Confagricoltura ha accolto positivamente anche l’annuncio dell’avvio della riforma Fondo di solidarietà nazionale e la convocazione di un tavolo di confronto con l’Associazione Bancaria Italiana per verificare la possibilità di una moratoria sui mutui per le imprese agricole colpite. Così come la possibilità, prospettata dal ministro Bellanova, di un coinvolgimento dell’Unione europea per trovare ulteriori risorse attraverso l’utilizzo dell’art.241 del Regolamento comunitario 1308/2013. Provvedimenti più volte sollecitati da Confagricoltura che permettano di ristorare la liquidità delle imprese agricole colpite e che compensino le pesanti perdite di reddito subite da alcuni comparti. Misure di emergenza come i benefici previsti in termini di esenzioni dai pagamenti fiscali, degli oneri previdenziali, nonché di tutte le forme di agevolazione creditizia e di sospensione dei pagamenti relativi alle varie forme di indebitamento a carico delle imprese.

L’auspicio di Confagricoltura è che il dialogo iniziato prosegua e che si apra subito una discussione seria in tutte le sedi istituzionali per salvaguardare un comparto fondamentale per l’economia agricola, ma anche per quella dell’intero Paese.