L’importanza delle api per il futuro del pianeta
Lo scorso 20 maggio si è tenuta seconda giornata mondiale dell’ape italiana, una sottospecie di ape autoctona che si è propagata in poco più di un secolo in tutto il pianeta; “un caso unico che motiva ancor di più le ragioni dell’orgoglio e dell’impegno della comunità apistica nazionale a tutelare e salvaguardare questo prezioso patrimonio della nostra biodiversità”, sottolinea la Fai-Federazione apicoltori italiani, che trova storicamente ospitalità in casa Confagricoltura. La giornata mondiale delle api è stata proclamata nel 2018 dall’Organizzazione delle nazioni unite e rappresenta un’occasione per promuovere presso l’opinione pubblica iniziative per far conoscere di più la vita delle api, il loro ruolo nel preservare la biodiversità. L’apicoltura italiana costituisce un importante settore del comparto agricolo nazionale, per la capacità produttiva raggiunta e per la funzione impollinatrice che le api svolgono a favore degli ambienti rurali, naturali e urbani. La categoria apistica, grazie anche all’impegno con Confagricoltura ha conseguito, dal 2004, lo status di “produzione agricola” riconosciuto dal nostro codice civile”. Gli apicoltori censiti sono circa 55.000. Il patrimonio apistico nazionale è in crescita e, nonostante le numerose avversità, nel 2018 ha raggiunto 1.500.000 alveari, con una produzione potenziale di circa 23.000 tonnellate e un volume d’affari stimato in 150 milioni di euro.